“Un nuovo classico” – Eva Garau, storica
“Un romanzo quasi d’altri tempi” – Edoardo Vigna, Corriere della Sera
“Non si può non dar atto all’autrice che abbia colto efficacemente la sfida” – Stefano Massini, La Repubblica
“Un riuscitissimo intreccio tra fiction e documentazione storica” – Mattia Madonia, The Vision
Il book tour ha finora coinvolto nelle date: Guido Vitiello, Ilaria Gaspari, Edoardo Vigna, Luca Sommi, Giulio Silvano, Francesca Marruco, Egle Priolo, Eva Garau, Giovanni Dozzini, Gianni Miraglia, Vins Gallico, Ruggero Po, Andrea Luccioli, Linda Miante, Stefania Divertito, Giuliana Zanarini, Francesco Cardarelli.
Il libro in breve
Dopo essersi amati da ragazzi, l’ex tombarolo Giovanni Pitorsi e la sarta Dora Bois si ritrovano ormai adulti sulla scena di un crimine di cui parla tutta l’Italia: l’omicidio dell’undicenne Sergio Rambaldi (ispirato a un reale fatto di cronaca). Nei giorni dell’allunaggio, mentre tutti vorrebbero guardare il cielo, i due si costringono a guardare all’altezza degli esseri umani, in una cittadina umbra chiusa tra le colline e una diga. Insieme conducono un’indagine parallela a quella delle forze dell’ordine, arrivando a scoprire un intrigo che ha a che fare con un passato che pensavano di essersi lasciati alle spalle.
Con una scrittura avventurosa Valentina Parasecolo ricostruisce vent’anni di storia del Paese, dalla modernizzazione agli anni di piombo, tuffando il lettore in un mondo in cui vecchie redazioni della nera si intrecciano a vicende di ragazzi di vita, contestazioni e leggende di sante. Giovanni e Dora, e chi legge con loro, vedono fiorire una nazione che lascia indietro costumi e ideologie che tuttavia rimangono in agguato al buio. Come sottoterra. Come i reperti etruschi. E come i segreti di stato.
Il romanzo si snoda intorno a temi e conflitti trasversali, sia intimi sia socio-politici:
- l’impatto della violenza collettiva sulle vite private;
- la giovinezza, l’irrazionalità e l’incompiutezza delle azioni umane;
- i limiti della verità giornalistica, giudiziaria e storica;
- l’omofobia e il sessismo nella società italiana;
- l’opacità dell’origine del terrorismo;
- il racconto della provincia come luogo iper-realistico che amplifica le dicerie creando un rimbombo di rilevanza nazionale;
- il ruolo della memoria, la facilità con cui si dimentica.